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Mesa buta, ossia mezza bottiglia in dialetto piemontese, è un progetto nonché un brevetto registrato nato dalla fantasia di Manolo e Rossano Allochis, proprietari del ristorante Il vigneto di Roddi. All’origine c’è il tentativo di trovare un modo per caratterizzare di più le stoviglie del proprio ristorante, riutilizzando le bottiglie Albeisa vuote. Facciamo un passo indietro: per chi non lo sapesse, l’Albeisa è una bottiglia dalla forma particolare, nata originariamente intorno al 1700 nelle Langhe e che venne poi ripescata dall’oblio grazie a Renato Ratti a inizio anni ‘70. Intorno a questo recupero nacque al tempo un’associazione di produttori del territorio, che sono gli unici a potersi fregiarsi dell’utilizzo di questo contenitore per il proprio vino.
Orbene, Manolo e Rossano osservano le bottiglie Albeisa e hanno l’idea di farle tagliare a metà e farle molare per trasformarle in piatti e servire i loro commensali. L’idea è davvero originale e piace molto agli avventori, tanto che cominciano le richieste per poterle acquistare, ma il vetro è un guaio perché si scheggia e si rompe facilmente, inoltre le mezze bottiglie sono basculanti e questo è un problema da risolvere.
Visto che la domanda continua, anzi, si moltiplica, decidono di utilizzare un altro materiale, una lega leggera di origine plastica apposita per alimenti, e di inserirci dei piedini per poter appoggiare il piatto senza rischi, poi registrano il brevetto. Nasce così mesa buta design, gadget coloratissimo, venduto in set tricolore da sei mezze bottiglie, le quali, volendo, oltre che piatti, a coppie diventano anche contenitori a guscio per una bottiglia di vino. Un’idea veramente originale che mi è piaciuta un sacco.
Per ora la mesa buta è in vendita direttamente al ristorante e Manolo sogna che un giorno possa trasformarsi anche in un piatto di ceramica…chissà! Se vi interessa, al momento il mio consiglio spassionato è quello di venire nelle Langhe, da poco diventate paesaggio Unesco, di prenotare una cena in questo posto favoloso, dove la cucina di Rossano vi delizierà, e di acquistare questo gadget magari nelle bellissime confezioni della linea Tole, preparate dall’officina Samia di Roddi, in alluminio, stoffa e corda: una vera chiccheria per winelover!
Cristina Fracchia